Scrivendo versi, perdemmo l’anima a misurarci nell’allegria del Vino
Catullo
L’Az Agr Brandolini Pietro ha negli anni mantenuto una tradizione nel modo di fare il vino e nel modo di comunicarlo:
Attraverso quella che è la prima impressione di un vino: l’etichetta.
É Vittorina, che negli anni 70 durante un viaggio a Ventimiglia pone l’attenzione su un vernissage di etichette d’artista. Con grande entusiasmo torna a casa e dà carta bianca ad un artista di San Damiano al Colle, Valentino Pizzi che nel 1983 dipinge un affresco nell’infernot della cantina ed un acquerello che diventa l’etichetta storica dell’Az Agr Brandolini Pietro: il RÔST, ossia tre grappoli ancora attaccati al tralcio di vite, da poco reciso.
Da allora l’Az Agr Brandolini Pietro ha sempre portato in etichetta il RÔST, fino al 2010, quando Riccardo ha sviluppato il progetto del 30 Denari, inserendo una nuova etichetta.
Varie ristampe e modifiche sono state effettuate negli anni, fino al nuovo stile delle etichette monopezzo del 2015.
Oggi, 2021 Riccardo trova nelle opere di Narciso Bresciani l’idea per dare continuità al progetto Etichette d’artista.
Narciso Bresciani è un artista scultore di Garlasco. Nelle sue sculture usa la terra per comunicare. Plasmandola porta l’osservatore a capire che l’elemento naturale non è fine a sè stesso e può racchiudere forza, energia e gentilezza. Quello che il vignaiolo fa (o dovrebbe fare) attraverso la vite.
https://www.narcisobresciani.com/about.html
Narciso Bresciani appartiene alla schiera degli anacoreti dediti a trarre sostanza dal suolo, interrogandolo nel mentre l’ intacca. Coglie l’ istante in cui, esausti o annoiati, stanchi, gli immortali si assopiscono e ad essi si sostituisce. Non lo scultore che spezza la pietra, ma chi plasmi, impastando, levigando, forando gareggia ancora con il primo giorno della creazione, per portarci altrove e oltre il settimo giorno.
Duccio Demetrio