L.E.I. Riesling – Un esperimento

Il Riesling è un vitigno nobile a bacca bianca, caratterizzato da grappoli piuttosto piccoli e compatti, dai quali si produce un vino bianco che prende lo stesso nome.
E’ un vino dalle molte sfaccettature, con un carattere ed una identificazione del tutto proprie e particolari.
Si distingue in Riesling Renano e Riesling Italico: essi condividono solamente il nome proprio, ma non hanno realmente alcun vincolo di parentela.

Il Riesling Renano è un vitigno originario della Germania. Si diffuse poi in Alsazia, Austria, Italia, Ungheria.. avendo oggi la piena diffusione mondiale. In Francia la sua coltivazione è consentita solo in Alsazia.
E’ il vitigno al quale maggiormente si pensa parlando di Riesling.

Il Riesling Italico ha invece origini incerte, è oggi diffuso principalmente in Europa Centrale e in Oltrepò Pavese: è il prodotto che fa al caso nostro, pronto a stupire.
Nonostante la sua denominazione, non è probabilmente italiano: fra le varie ipotesi, citiamo possa essere imparentato con il Greco di Tufo, che abbia origine francese e arrivi dalla regione della Champagne e che possa essere giunto dall’area delle attuali Germania (welschriesling, di cui welsch=straniero) e Ungheria (Olasz Rizsling, di cui olasz=italiano).
Nelle colline oltrepadane il Riesling Italico occupa circa 1.500 ettari (contro i 104 del Riesling Renano)e rappresenta il 13% del territorio coltivato a vite dell’Oltrepò Pavese, che è la zona a Riesling più estesa sul territorio nazionale.
Le prime testimonianze della coltivazione del Riesling Italico in Oltrepò Pavese risalgono al XIX-XX con una prima diffusione in Valle Scuropasso, alla quale ne seguì una seconda negli anni ’50 nelle zone di Montecalvo Versiggia e Oliva Gessi.
Oggi sono diverse le aziende che coltivano il vitigno in tutto il territorio oltrepadano, in altitudini, terreni e con metodi diversi fra loro.

L’eterogeneità che fa da padrona in Oltrepò Pavese, ne è la sua vera ricchezza.

L’Oltrepò Pavese Riesling Italico è ottenuto dalla vinificazione dell’omonimo vitigno (minimo 85%), eventualmente completato da uve Riesling Renano, Pinot Nero (vinificato in bianco), Pinot Grigio e Pinot Bianco (massimo 15%). Viene prodotto anche nelle versioni Frizzante e Spumante.
Il Riesling Italico prodotto dall’Azienda Agricola Brandolini Pietro è espressione pura della sua versione ferma.

La tendenza della vite a coltura di Riesling è di raccolti abbondanti, ma i migliori prodotti si ottengono seguendo il criterio della resa contenuta.

Per la maggior parte dei casi il Riesling viene vinificato per ottenere vini profumanti e di pronta beva, tuttavia i vini prodotti con da uve Riesling possono invecchiare per molti anni con aromi accesi e gusti penetranti.
Oltre ad una notevole acidità che ne permette l’invecchiamento, il Riesling è dotato anche di ottime concentrazioni zuccherine.
A seconda del terreno si ottengono profumi molto intensi, con forti aromi floreali e di miele che, con l’invecchiamento, assumono sfumature di idrocarburo.

La spiccata acidità e la notevole presenza di estratti permette al Riesling di maturare ed evolversi per decine di anni, conquistandosi il posto sul podio dei migliori vini bianchi da invecchiamento; primato sicuramente condiviso con pochissimi altri prodotti della medesima categoria.

E’ in questo contesto che l’Azienda Agricola Brandolini Pietro colloca una piccolissima e raffinata produzione di Riesling Italico, caratteristico per suo il corpo e struttura unici, dati dalla lavorazione artigianale.
Dalla Vendemmia 2016 è nato un esperimento molto interessante e particolare, dal quale sta prendendo forma un vino unico, prodotto da fermentazione spontanea e invecchiamento in barriques.

Questo è il L.E.I. Libero Esperimento Italico. 100%  Riesling Italico, cru del vigneto Fracioni.

Il Riesling L.E.I. cresce su terreno argilloso. Questo conferisce al vino corpo e struttura.

Le uve sono scelte e raccolte esclusivamente a mano. Vengono portate immediatamente in cantina per la pigiadiraspatura. Dalla vendemmia 2018 l’Azienda Agricola Brandolini Pietro lascia le bucce dell’uva a macerare nel succo per circa 40 giorni. Questo processo conferisce ancora più profumi e aromi al vino.

La fermentazione viene condotta dai lieviti selvaggi presenti sulle uve. Nulla viene aggiunto, nulla viene tolto.

A macerazione ultimata il succo viene messo in barriques di rovere francese esauste. Questo serve ad affinare il vino sulle sue fecce fini che donano, mediante batonnage, una struttura complessa e ricca.

Il passaggio in legno dura un anno.

Dopo alcuni travasi, ma nessuna filtrazione, l’Azienda Agricola Brandolini Pietro imbottiglia il L.E.I. che rimane in bottiglia per almeno 6 mesi prima di uscire sul mercato.

Questo vino è una edizione limitatissima.

Credits: http://www.vinook.it/uva-e-vitigni/vitigni-bianchi/riesling-italico.asp

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